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Colonie Feline

 

Da molti anni l'AVAPA, in convenzione con L'Assessorato Sanità Salute e Politiche Sociali e l'Ausl Veterinaria, si occupa dei gatti ferali presenti sul territorio valdosatano. Un osservatorio che è stato in grado di indirizzare e gestire al meglio il fenomeno. Dalla stesura di un programma d'azione che racchiudesse le caratteristiche del fenomeno, fino alla realizzazione del progetto "Se mi ami proteggimi" nato prima di tutto per fronteggiare le enormi criticità emerse nella "normale" gestione.

 

“PROGRAMMA D’AZIONE”

 

Ricerche, interventi e gestione del fenomeno felino

 

 

Nel 1995 l’Associazione di concerto con il Servizio Veterinario Pubblico ha iniziato ad osservare e studiare il fenomeno delle colonie feline presenti sul territorio regionale, con lo scopo di individuare la consistenza numerica, descrivere l’habitat, codificare il comportamento, verificare le condizioni di salute e di nutrizione, di pianificare gli interventi di controllo delle nascite, chiarire le problematiche inerenti l’impatto ambientale, definire il rapporto fra animali e cittadini ed infine osservare e delineare gli aspetti sociali e comportamentali delle persone che si occupano delle colonie. A questo proposito va detto che la figura della “gattara” è stata istituzionalizzata, e che l’accudimento della colonia felina è un diritto sancito dalla legge nazionale 281/91.

 

Negli anni questo lavoro ha preso forma, attraverso pubblicazioni, dando una risposta ai maggiori quesiti, e nel concreto rispondendo efficacemente alle richieste di aiuto di quelle persone, che hanno deciso di dedicare parte del loro tempo ai gatti del territorio.

Da questa ricerca ne è scaturito un dato fondamentale: supportare il lavoro dei volontari che si occupano delle colonie, per porre dei limiti ad ogni sorta di problema derivante da un insediamento felino. 

 

 

 

Progetto e sue finalità

 

Il progetto per il censimento, l’assistenza e la tutela dei gatti non di proprietà si prefigge i seguenti obbiettivi:

 

Attraverso la  realizzazione di una scheda per la raccolta di informazioni relative ad ogni singola colonia si andrà a

  • Definire, attraverso il censimento, le dimensioni delle colonie feline presenti sul territorio regionale. Tale informativa permetterà di analizzare le problematiche esistenti e individuare le strategie più opportune, atte a garantire la tutela e il benessere degli animali.

 

  • Creare un archivio informatizzato (Database) contenente i seguenti dati:

    • localizzazione della colonia;

    • numero dei gatti appartenenti ad ogni colonia, con specifiche riguardanti sesso, età, colore del manto;

    • numero degli esemplari trattati e da trattare;

    • dati anagrafici e numero telefonico del/della responsabile della colonia;

    • eventuali criticità individuate (scarsa igiene, malattie, maltrattamenti da parte di residenti, ecc…)

 

  • Garantire, sulla base delle informazioni raccolte, le condizioni necessarie per il conseguimento ed il mantenimento del benessere delle colonie censite. Il controllo demografico verrà effettuato grazie ad un attento monitoraggio, attraverso il quale sarà possibile individuare i nuovi soggetti aggiuntisi ad una colonia che dovranno essere sottoposti ad intervento di sterilizzazione.

 

  • Garantire uno stato di vigilanza sulle condizioni sanitarie della popolazione felina, con particolare attenzione alla presenza e/o diffusione delle malattie trasmissibili all’uomo (zoonosi).

 

 

 

Dettaglio del progetto

 

Il censimento viene effettuato attraverso una scheda appositamente strutturata per la raccolta dati (vedi allegato);

la compilazione di questa, verrà effettuata dal responsabile di colonia, il/la quale dovrà garantire il monitoraggio richiesto al fine di assicurare il controllo demografico.

Il modulo per il censimento raccoglie tutte le informazioni utili a definire in dettaglio le peculiarità di ogni singola colonia:

 

1.il , con specifiche riguardanti il territorio, se pubblico o privato, urbano o rurale, in prossimità di siti sensibili ecc. (il tutto per assicurare interventi atti ad evitare e/o risolvere problematiche connesse ai vari contesti quali aree condominiali, strutture alberghiere, stalle, ecc.. arre verdi, parchi, siti archeologici, ospedali, ecc..);

 

2.il appartenenti ad ogni colonia, al fine di pianificare il programma per il controllo delle nascite,  specificando razza, sesso, le caratteristiche del manto e l’età;

 

3.Il database creato per la gestione delle colonie, consente di conoscere esattamente il numero di gatti trattati e da trattare. Quando le femmine, censite all’interno di una colonia, vengono tutte sterilizzate il programma riconosce la colonia come chiusa, dato fondamentale per l’attuazione del programma di supporto alimentare;

 

4.Generalità del referente di colonia;

 

 

Cattura-Sterilizzazione-Reimmissione

 

Proposta di protocollo operativo CSR per il controllo delle nascite

 

Al momento della cattura i gatti vengono consegnati alla struttura che assegna loro una matricola di riconoscimento; l’animale, una volta registrato, viene trasferito presso l’ambulatorio convenzionato e sottoposto all’intervento di sterilizzazione ed identificazione, quest’ultimo attuato attraverso l’apicectomia (il taglio della punta dell’orecchio).

Ad intervento ultimato il gatto verrà riconsegnato alla struttura dove rimarrà per un tempo non inferiore alle 24 ore, questo per garantire un monitoraggio post-operatorio.

Sulla base dell’esperienza acquisita si ritiene necessario liberare i gatti operati allo scadere del termine minimo previsto, al fine di evitare complicazioni che potrebbero scaturire dalla permanenza o dal semplice transito in locali, nonostante le periodiche disinfezioni, carichi di agenti infettivi.

 

 

Controllo e Cura delle malattie infettive ed infestive

 

La gestione del servizio, oltre a garantire il controllo delle nascite, garantisce il controllo delle malattie infettive ed infestive presenti sul territorio.

Quest’attività, a causa dell’elevato numero di animali in transito, rappresenta un elevato impegno da parte di operatori sanitari e non.

La prima fase del lavoro svolto dai sanitari è rappresentata dalle visite al momento dell’arrivo dell’animale in struttura. La visita consente di individuare i gatti con problemi clinici ed isolare le patologie.

Il personale non sanitario ha un ruolo molto importante sia nel limitare la diffusione delle malattie infettive ed infestive, sia nell’individuare precocemente eventuali focolai di malattia.

Quando un gatto di qualsiasi età giunge al gattile, viene sottoposto ad una accurata visita di controllo. Se l’animale proviene dal territorio, su segnalazione di cittadini che segnalano l’esistenza di problemi, la visita ha lo scopo di verificare l’effettiva presenza di patologie.

Nel caso vengano riscontrate patologie, l’ammalato verrà indirizzato nel gruppo di isolamento idoneo, curato e, una volta guarito, dimesso per la reimmissione sul territorio.

Nel caso in cui, si presenti l’impossibilità di liberare in tempi brevi l’esemplare giunto presso la struttura (e ciò accade soprattutto per i cuccioli),  si avvia il protocollo per la quarantena nei locali di isolamento.

 

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